2014-11-19 08:00:00

IL MIO CONTRATO E’ FERMO DA SEI ANNI

Nel  frattempo

  • il mio lavoro si fa più difficile e pesante 
  • la domanda formativa è sempre più complessa e articolata
  • aumenta il numero di alunni per classe 
  • calano continuamente le risorse economiche e materiali a disposizione delle scuole
  • sugli uffici si scaricano sempre e continue nuove incombenze

In questi anni:

  • ci hanno tagliato i posti di lavoro
  • con grande fatica abbiamo difeso gli scatti d’anzianità
  • hanno bloccato le posizioni economiche ATA

E adesso:

  • vogliono abolire del tutto gli scatti d’anzianità intervenendo per legge
  • dicono di voler tenere aperto di più le scuole ma riducono il personale ausiliario

ORA BASTA!

L’ 8 NOVEMBRE IN PIAZZA HO GRIDATO LE MIE RAGIONI, HO CHIESTO DI RICONOSCERE DIGNITA’  ED IL GIUSTO VALORE AL MIO LAVORO;NON HO AVUTO RISPOSTE

Il 1° dicembre i lavoratori dei servizi pubblici incroceranno le braccia, dando continuità alla mobilitazione e alla manifestazione dell’8 novembre scorso”.

La decisione è stata annunciata da Francesco Scrima, coordinatore dalle categorie della Cisl Lavoro pubblico, che conferma “la richiesta alle federazioni di Cgil e Uil di convergere sulla data per un’azione che rappresenta la naturale prosecuzione dell’azione unitaria fin qui messa in atto”.Lo sciopero, proclamato per l’intera giornata di lunedì 1° dicembre, interesserà sia i lavoratori pubblici, sia i lavoratori privati che lavorano per i servizi pubblici: “Andremo in piazza contro l’indifferenza del governo nazionale e di quelli regionali e locali a richieste sacrosante che riguardano lavoratori e cittadini: rinnovo dei contratti di lavoro, rilancio della contrattazione integrativa, riorganizzazione delle amministrazioni, dei corpi dello stato, innovazione vera nella scuola e nei servizi pubblici, certezze per i lavoratori precari e fine del dumping contrattuale nel privato”.

Ma l’azione sulla quale la Cisl chiama a raccolta tutte le federazioni del lavoro pubblico non si ferma allo sciopero: “Da qui al 1° dicembre partirà una mobilitazione sociale in tutti i territori e i posti di lavoro: l’obiettivo è mettere il nostro welfare in condizioni di correre e di sostenere persone e comunità nel momento di maggior bisogno. Istruzione, salute, previdenza, assistenza, sicurezza, ricerca, servizi per l’occupazione… non si cambiano con annunci e consultazioni on-line. I lavoratori dei servizi pubblici sono i primi a volerli innovare davvero. E pretendono non solo rispetto e riconoscimento della loro dignità, ma anche di mettere le loro professionalità e competenze al servizio del cambiamento per il Paese”.

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Como: volantinaggio davanti a: Istituto "T. Ciceri", Liceo "Volta", Comune di Como, Azienda Ospedaliera S'Anna

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