2020-06-19 19:00:00

Il Consiglio Superiore della Pubblica Istruzione (CSPI) - dopo il consueto, celere e puntuale lavoro istruttorio da parte delle commissioni coinvolte e dell'ufficio di presidenza - ha espresso, nella seduta svoltasi ieri, 18 giugno, in modalità telematica, il parere

sullo schema di ordinanza concernente “Gli esami di idoneità, integrativi, preliminari e la sessione straordinaria dell’esame di Stato conclusivo del secondo ciclo di istruzione per l’a.s. 2019/20”;
sullo schema di decreto inerente alle “Linee guida per l'insegnamento dell'educazione civica”, ai sensi dell’art. 3 della legge 20 agosto 2019, n. 92.

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Sul primo dei pareri il CSPI, in un'articolata premessa

rileva - con ampia disamina - che gli esami di idoneità nel primo ciclo sono regolati da precise disposizioni, mentre per gli esami di idoneità e integrativi nel secondo ciclo manca la norma primaria di definizione delle modalità di svolgimento (si rende pertanto necessario un complessivo riordino della materia);
propone - tenuto conto delle novità previste per l’a.s. 2019/20 per lo svolgimento dell’esame di Stato conclusivo del secondo ciclo - che anche gli esami di idoneità nel primo e nel secondo ciclo e gli esami integrativi nel secondo ciclo possano consistere in un colloquio;
esprime forte preoccupazione - riguardo agli articoli dello schema di ordinanza che disciplinano la sessione straordinaria dell’esame di Stato conclusivo del secondo ciclo di istruzione - che la coincidenza dell’insediamento delle commissioni d’esame sia con lo svolgimento delle attività di recupero degli apprendimenti previste dall’art. 6 dell’Ordinanza ministeriale sulla valutazione sia con il prevedibile inizio delle lezioni nella maggior parte delle regioni possa determinare criticità e disfunzionalità nell’organizzazione delle attività delle istituzioni scolastiche e nell’operato dei dirigenti scolastici, chiamati a garantire il corretto avvio del nuovo anno scolastico nella fase delicatissima determinata dall’emergenza COVID-19.

Dopo la premessa il parere si sofferma sui suggerimenti e sulle puntuali proposte di modifica al testo del provvedimento.

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Il secondo parere espresso dal CSPI riguarda lo schema di decreto concernente le “Linee guida per l'insegnamento dell'educazione civica”.

In premessa il Consiglio

valuta positivamente le finalità espresse con la predisposizione di dette "Linee guida" ed apprezza il recepimento delle indicazioni contenute nel precedente parere del CSPI espresso l'11.9.2019 sulla bozza di decreto di istituzione della sperimentazione nazionale per l’insegnamento trasversale dell’educazione civica in tutti i gradi e le tipologie di scuola;
sottolinea - nel rimarcare che le istituzioni scolastiche, per mandato costituzionale, sono deputate alla formazione alla cittadinanza consapevole e democratica, luogo di crescita delle nuove generazioni e di promozione dei valori fondanti della società - che il testo in esame risponde alla richiesta di regolamentare l’insegnamento dell’educazione civica, così come indicato nella legge 92 del 2019, norma votata quasi all’unanimità dal Parlamento anche a seguito della petizione popolare sollecitata e promossa dall’ANCI;
evidenzia che da tale enunciata centralità dovrebbero discendere consequenziali scelte di politiche di investimento, mentre si assiste "ancora una volta, a interventi sull’esistente e a costo zero". Pur consapevoli che il testo in esame è coerente con quanto previsto dalla norma, il CSPI auspica che possano essere reperiti specifici finanziamenti per detto nuovo insegnamento;
rileva positivamente l’attenzione alla scuola dell’infanzia e alla formazione del personale;
ribadisce la necessità di supportare le migliori condizioni organizzative e di scelte curricolari idonee al raggiungimento degli obiettivi, anche ridefinendo la dotazione economica ed organica della scuola;
auspica che l'a.s. 2020/21 sia un anno "di passaggio", con il previsto monitoraggio traslato agli aa.ss. 2021/22 e 2022/23, auspicando un contributo più attivo delle scuole alla stesura definitiva delle Linee Guida;
sottolinea l’opportunità - in relazione alle modalità di valutazione - dell’introduzione del giudizio descrittivo in tutti i gradi e tipologie di scuole con il conseguente superamento del voto in decimi, modalità, quest'ultima, poco plausibile data la trasversalità dell'insegnamento dell'educazione civica.

Anche in questo parere, dopo la premessa, sono esposti i suggerimenti e le puntuali proposte di modifica al testo del provvedimento.

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