Si è svolto nel pomeriggio, in modalità telematica, l’incontro dei sindacati col Comitato Tecnico Scientifico, presente la Ministra Azzolina, in vista della definizione di un protocollo condiviso per il ritorno in sicurezza alle attività scolastiche in presenza.
Al termine dei lavori, svolti in modalità telematica oggi 11 maggio 2020, il Consiglio Generale della CISL Scuola, cui ha partecipato con un suo intervento la segretaria generale CISL Annamaria Furlan, ha votato il documento conclusivo che di seguito si riporta.
Ufficio Stampa Cisl- “Dalla grave emergenza sanitaria e sociale il Paese deve cercare di uscire non tornando a essere come prima, ma cambiando profondamente nella scelta delle priorità. Il modo in cui si affronterà l’emergenza nella scuola sarà in questo senso un primo banco di prova”.
Di grande interesse il tema affrontato nel corso della trasmissione PdM Talk di venerdì 8 maggio 2020, alla quale ha partecipato fra gli altri la segretaria generale CISL Scuola, Maddalena Gissi.
Nella giornata di giovedì 7 maggio si è svolto sui temi della sicurezza nelle scuole un importante incontro tra la Ministra dell’Istruzione e le rappresentanze sindacali della dirigenza scolastica, in vista dell’Esame di Stato e del generalizzato ritorno nelle aule il prossimo settembre. L’incontro è stato proficuo e ha aperto spazi di collaborazione su questo tema, davvero molto delicato. Il ministero ha presentato una bozza di protocollo nazionale che tuttavia deve essere integrato.
Raggiunto con l’AGIDAE un accordo, firmato il 5 maggio 2020, che prevede per i lavoratori l’accesso agli ammortizzatori sociali per un periodo massimo di nove settimane, aggiuntive alle altre nove settimane previste e regolate dall’Accordo del 19 marzo 2020. “I datori di lavoro – si legge nel testo - si impegnano a mantenere, durante i suddetti periodi di attivazione del FIS/Cassa di integrazione in deroga, gli attuali livelli occupazionali, corrispondendo ai lavoratori un’integrazione pari al 10% della quota oraria FIS o CIGD spettante a ciascun lavoratore”.
Grande preoccupazione per la tenuta del sistema delle scuole non statali e della formazione professionale, con probabili ricadute occupazionali per migliaia di lavoratrici e lavoratori e conseguenze molto significative per oltre un milione e mezzo di studenti e le loro famiglie, è stata espressa dalla CISL e dalla CISL Scuola con una lettera inviata alla Ministra dell’Istruzione, alla Ministra del Lavoro e delle Politiche Sociali, al Presidente della Conferenza delle Regioni e alla Coordinatrice della IX Commissione della Conferenza stessa.